Andrea Quartarone, 18 anni, liceale dell’istituto Sobrero, è approdato da poco nel mondo del cinema con il suo cortometraggio “Mal di sonno” (Awake Nightmare). Questo gli ha permesso di catturare l’attenzione di numerosi festival internazionali, vincendo premi per le sue abilità sia da attore che da regista. Scopriremo qualcosa in più sulla giovane promessa e sulle idee che l’hanno portato al successo. “Mal di sonno” è un thriller, realizzato con l’aiuto di amici e famiglia, che racconta il fenomeno del “blocco dello scrittore” in chiave horror. L’aspetto di quest’opera che colpisce maggiormente è la scelta di uno stile complesso come il thriller; a questo riguardo, Andrea ci ha confessato che pensa che sia molto più facile incutere timore nel pubblico, piuttosto che strappargli un sorriso o una lacrima. Essendo lui stesso il protagonista della storia, è riuscito a recitare un ruolo poliedrico ed enigmatico che l’ha stimolato e messo alla prova maggiormente. Andrea è in primo luogo un appassionato del grande schermo ed essendo da poco nel settore, ci domandavamo se avesse preso inspirazione dai grandi del cinema per la realizzazione del suo progetto. Il giovane regista ha citato come maestri di riferimento autori del calibro di Quentin Tarantino, Martin Scorsese, Joordan Peele e David Fincher. Quest’ultimo in particolare, è stato di inspirazione per la sua nuova sceneggiatura. Nonostante questo, la scrittura di Mal di Sonno è in primis il semplice frutto della fervida immaginazione di Andrea, senza particolari influenze esterne. Inutile negare il successo che ha avuto il corto, ma ci siamo anche chiesti come Andrea reagisca alle critiche. A questo proposito Andrea, come ogni adolescente, ammette la sua paura nel mostrare i suoi lavori, di venire deriso da chi non condivide e reputa strana la sua passione, ma è sempre contento di ricevere critiche costruttive e poter migliorarsi corto dopo corto. Mal di sonno non è l’unico progetto di Andrea, da qualche settimana ha iniziato il suo percorso tra i film festival “Chi va là?” (Who’s there?) che coinvolge una crew più vasta e vede recitare altri attori oltre ad Andrea , a differenza del precedente filmato. Abbiamo chiesto al giovane cineasta come si è trovato a lavorare in un ambiente più ampio e a non essere più una one man army. Andrea ci ha confessato che indubbiamente ha trovato la realizzazione del suo primo lavoro molto più semplice, tuttavia è stato anche richiesto un impegno maggiore in quanto doveva coordinare il lavoro dietro la telecamera del fratello, Matteo Quartarone, e dell’amica, Siria Soldati. “Chi va là?” gli ha insegnato l’importanza della comunicazione e che anche se il risultato finale non ti piace a pieno non puoi chiedere di rifare la scena all’infinito. I cortometraggi non sono le uniche produzione di Quartarone, poiché ha iniziato ad affiancare ai lavori autorali, una carriera parallela: qui si occupa di video making su commissione finalizzati a finanziare i suoi progetti personali. Andrea è molto soddisfatto di quello che ha costruito fino ad oggi e non vede l’ora di mettere in scena nuove sceneggiature sempre più professionali, che gli permettano di entrare in contatto con esperti del settore, che lo potranno sicuramente indirizzare verso una carriera lunga e prosperosa. 

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