Mara Maspi: il make-up alla portata di tutti

La bellezza, per me, è sentirsi a proprio agio nella propria pelle. Questo o un rossetto rosso da urlo!
-Gwyneth Paltrow

Facciamo un salto indietro nel tempo, più precisamente, intorno al 4000 a.c, siamo in Mesopotamia, qui nascono i primi approcci al mondo del make-up, si utilizzava una polvere ottenuta dalla macinazione di mandorle, piombo e rame  e veniva applicata per intensificare lo sguardo su occhi e sopracciglia.

Oggi, il mondo del make-up comprende un’infinità di prodotti che richiedono una discreta bravura per poterli applicare, ed è proprio qui che entrano in gioco i make-up artist.

Ma chi o cosa sono ?

L’obiettivo del  lavoro di queste persone, è quello di riuscire a valorizzare i punti di forza della persona e di correggere anche piccoli inestetismi  attraverso il trucco.

Successivamente ai make-up artist, nascono I beauty influencer che, negli anni, sono stati in grado di modificare profondamente il modo di avvicinarsi, comprare e utilizzare i prodotti di bellezza e per la cura della persona.

Proprio parlando di beauty influencer troviamo Mara Maspi, in arte “allaboutthebaeuty”, ha 27 anni, proviene da una piccola città in provincia di Alessandria, il suo sogno è sempre stato quello di lavorare con la sua passione per il make-up e un giorno si augura di essere l’idolo di se stessa.

Sin da quando era bambina trascorreva le sue giornate ad osservare la mamma che si truccava e a dilettarsi nel truccare la nonna.

I primi approcci ai prodotti make-up sono arrivati intorno ai 15 anni e da lì non ha mai voluto abbandonare i suoi pennelli.

L’idea di portare la sua passione sui social nasce circa 6 anni fa’ e tutto parte dai primi video dove testava e recensiva i prodotti per poi consigliarli, proprio come se stesse consigliando ad un’amica.

Ora la sua pagina instagram conta oltre 83 mila followers e il suo obbiettivo è quello di rendere il make-up alla portata di tutti:

“condivido tutorial semplici da replicare, vorrei che tutti guardandosi allo specchio potessero amarsi; Inoltre sono una ragazza semplice, cerco di essere me stessa il più possibile, di portare la mia visione delle cose e del mondo sempre con un tocco di fantasia”.

Il percorso di Mara, però,  non è sempre stato rose e fiori, la sua è una carriera voluta e sudata e grazie anche all’aiuto dei genitori e del compagno, che, nonostante le infinite paure di vedere tutti gli sforzi andare in fumo, l’hanno sempre sostenuta; così è riuscita a fare della sua passione il suo lavoro.

Il suo più grande sogno è quello di arrivare un giorno a creare un suo brand di make-up e tra i suoi tantissimi progetti vi è anche l’idea di aprire un canale YouTube;

Insomma, Mara è una ragazza dalle mille sorprese e speriamo che continui a stupirci durante il suo viaggio all’ insegna della crescita e della realizzazione dei suoi sogni.

𝙼𝚎𝚐𝚊𝚏𝚘𝚗𝚘 𝚍𝚎𝚐𝚕𝚒 𝚎𝚌𝚘-𝚊𝚖𝚋𝚒𝚎𝚗𝚝𝚊𝚕𝚒𝚜𝚝𝚒

Come può un’opera d’arte essere il megafono di un eco-Ambientalista?

L’arte è da sempre un mezzo di comunicazione potentissimo, ha il potere di scavare nel profondo di ognuno di noi, di arrivare ai sentimenti, alle emozioni; è per questo motivo che viene utilizzata come amplificatore dei temi delle manifestazioni di “ultima generazione”, un gruppo di manifestanti eco-ambientalisti non violento.
Alcuni degli episodi più recenti hanno visto come bersagli opere situate in città italiane quali Milano, Torino, Firenze, Padova, il Vaticano e Roma.

<>; queste le parole dei 3 ragazzi, che non più tardi di qualche mese fa, si sono attaccati con della colla al vetro della “Primavera” di Botticelli a Firenze.
Per fortuna, il dipinto non ha subito danni, è stata la Galleria degli Uffizi a confermarlo, ma i tre sono stati comunque denunciati, principalmente per aver manifestato privi di autorizzazione e si pensa anche per aver cercato di imbrattare l’opera.

In altri paesi del mondo, invece, protagonisti di azioni simili sono i componenti del gruppo inglese “Just stop Oil”, andati in scena in città come Londra, Manchester e Glasgow; il collettivo internazionale “Extinction Rebellion” che tuttavia non si occupa di argomenti ambientalisti, bensì, si occupa della guerra, degli eccessi del capitalismo e delle ingiustizie.
La scelta delle opere, inoltre, non è mai casuale; ogni quadro, statua, edificio, viene scelto in base al messaggio che si vuole trasmettere ed in base alla storia che precede l’opera, con l’obiettivo di lanciare un messaggio d’allarme.
Fino ad oggi, le opere non sono mai state danneggiate in modo permanente, le manifestazioni si sono concluse tutte nell’arco di pochi minuti e, nonostante i metodi poco ortodossi, l’obiettivo di questi gruppi pare essere stato raggiunto: in tutto il mondo risuona un grido di aiuto da parte della terra.